Unzione

 Unzione, s.f. [gr. Χρίσμα-  lt. unctio],  L’unzione di persone  con olio  o con altri unguenti e profumi, rientra nei riti dell’Ebraismo dell’AT.  Con il carattere intrinseco del rito si vuole il passaggio dell’eletto da una condizione ad un’altra,  per esempio da un  uomo comune ad un sacerdote,  ad re, a un condottiero.
In  Esodo  [28:41]  si legge: ” Farai indossare queste vesti ad Aronne, tuo fratello, e ai suoi figli. Poi li ungerai, darai loro l’investitura e li consacrerai, perché esercitino il sacerdozio in mio onore”. Sullo stesso argomento sempre in Esodo 29:7: ” Poi prenderai l’olio dell’unzione, lo verserai sul suo capo e lo ungerai”.
In Samuele 1.9,16; “Domani a quest’ora ti manderò un uomo della terra di Beniamino e tu lo ungerai come capo del mio popolo Israele. Egli libererà il mio popolo dalle mani dei Filistei, perché io ho guardato il mio popolo, essendo giunto fino a me il suo grido“. In Samuele 1.15,1: “Samuele disse a Saul: “Il Signore ha inviato me per consacrarti re sopra Israele suo popolo. Ora ascolta la voce del Signore”.

Con il rito dell’unzione s’intende consacrare, eleggere  un uomo per opera di Dio per il bene di tutti.  Nel NT il  Figlio di Dio, cioè Gesù divenne Salvatore  attraverso l’unzione”, cioè  il Cristo, il Messia,  Salvatore del genere umano, smarrito dopo il peccato originale. Giovanni  in 3, 34, scrive: “Colui che Dio ha mandato enuncia le parole di Dio e concede lo Spirito senza misura”.
In Mc. 14,3 è descritto l’episodio in cui una donna versa l’olio profumato di nardo sul capo di Gesù. Il dettaglio è il seguente: Mentre Gesù si trovava a Betània nella casa di Simone il lebbroso, seduto a mensa, giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran valore; dopo aver rotto il vasetto di alabastro, versò l’unguento sul suo capo”.
Nel canone del NT il termine unzione è citato tre volte a proposito degli Anticristi, segnalati in coloro che non credono nel Figlio. Il pensiero dell’apostolo sull’ argomento  è dunque tale per cui chi non crede al Figlio non crede neanche al Padre e viceversa. In 1Gv. 2,20  si legge: “Ora voi avete l’unzione ricevuta dal Santo e tutti avete la scienza”. In 1Gv. 2,27 poi si legge: “E quanto a voi, l’unzione che avete ricevuto da lui rimane in voi e non avete bisogno che alcuno ammaestri, ma come la sua unzione v’insegna ogni cosa, è veritiera e non mente, così state saldi in lui, com’essa v”insegna”.