Sinedrio

     Sinedrio, [gr. συνέδριον; lat. synedrium]. – Il significato molto ampio del termine si riferisce propriamente a “consiglio”, nelle cui riunioni i partecipanti deliberavano stando seduti. Il termine è composto da συν, insieme e ἑδρα, panca, sedia, da cui le espressioni italiane di assise, seduta.
I greci intendevano con Sinedrio la riunione di rappresentanti di città federate, tenuto nell’Areopago.   A Roma il Sinedrio era il Senato Romano, anche a Cartagine era il Senato.  Presso gli Ebrei con l’avvento dell’Ellenismo, fra il II e il I secolo a.C. fu istituito come Alta Corte, presieduta dal Sommo Sacerdote. La tradizione biblica segnala che il sinedrio sia stato istituito da Mosè.
Esercitava il potere esecutivo e quello giudiziario, solo per casi molto gravi. L’organo del Sinedrio che esercitava il potere giudiziario era formato dalle guardie del Tempio, che sorvegliavano l’ordine a Gerusalemme e nelle città n cui il sinedrio era istituito.
Era inoltre  l’unico organismo che poteva comminare la pena di morte, ma non esercitava il potere legislativo. Un altro magistrato del Sinedrio era addetto controllo del  servizio sacerdotale, organizzato in 24 classi, all’ interno del Tempio. Era inoltre compito del Sinedrio amministrare direttamente le finanze e il commercio nel  Tempio per mezzo di tesorieri. Si assunse anche l’intera responsabilità della condanna di Gesù.
La guerra giudaica che ebbe fine nel 70 d C. causò la distruzione del Tempio a Gerusalemme, la diasporà di gran parte del popolo ebraico e la scomparsa definitiva del Sinedrio.