Scriba

     Scriba, s.m. [gr. γραμματεύς; lat. scriba] Scriba è comparso alla fine dell’era biblica fino al termine del I secolo d. C. Dotto interprete della Legge scritta ma anche della Torah. Seguace del fariseismo massimalista. Il termine è usato esclusivamente da Matteo, Marco, Luca e negli Atti degli Apostoli, con sfumature di significati talvolta dissimili.La dicitura ricorrente nei testi evangelici è quasi sempre Scribi dei farisei.
Il miglior giudizio che Gesù potesse fare ad uno scriba si legge in Mt.13,52, Egli disse loro“Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un uomo, padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche”.
    Nel paragrafo” È prossimo il giudizio di Dio”.  Gesù dice: “Perciò ecco, io vi mando profeti, sapienti e scribi; di questi alcuni ne ucciderete e crocifiggerete, altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città [Mt. 23,34]”.
Lo scriba in At.19,35 è definito Cancelliere [della città di Efeso]. Si legge infatti: “Alla fine il cancelliere, dopo aver calmato la gente, disse: Cittadini di Efeso, chi fra gli uomini non sa che la città di Efeso è custode del tempio della grande Artèmide e della sua statua caduta dal cielo?”
     Lo scriba In Cor. 1.1,20 è invece il Dottore della Legge. Si legge infatti: “ Dov’è il sapiente? Dove il dottore della legge? Dov’è il filosofo di questa epoca? Dio non ha forse reso stolta la sapienza del mondo?”.