Pagano

     Pagano agg. e s. m. [ gr. ἔθνος, ἐθνικός- lt. paganus], letteralmente «abitante del villaggio», e più tardi «pagano». Il mutamento di significato potrebbe essere dovuto al fatto che l’antica religione resistette più a lungo nei villaggi rispetto alle città.Altra ipotesi è che di  paganus, già presente nel lessico del latino classico, fosse «civile, borghese, non militare», contrapposto dunque a miles.  I primi cristiani invece, che si consideravano militi di Cristo, chiamavano pagani  gli infedeli.Più recentemente si è sostenuto che il pagus, villaggio, era un’entità non soltanto sociale ma anche religiosa, con proprie feste pubbliche sacre, sicché paganus sarebbe stato colui che si manteneva fedele ai valori sacri tradizionali del pagus.
Negli scritti del NT assume nel contesto significati diversi, cioè di nazione, gente altra, da distinguersi da quella ebraica.  I pagani al plurale in At. 7,45 sono dunque i non ebrei, gli altri popoli, quelli che non conoscono Dio, i gentili.E inoltre il pagano è  politeista, tanto che Paolo, essendo sistematicamente perseguitato dagli ebrei, e fra questi anche dai primi convertiti al cristianesimo,  ha dedicato il  magistero all’evangelizzazione ai Pagani.  Il termine infatti è usto prevalentemente negli altri scritti, al di fuori dei Vangeli.