GLI EREDI DI ERODE
Dopo la morte di Erode il Grande, avvenuta a Gerico, forse nel 5 a. C, i territori della Palestina furono assegnati ai figli. Archelao divenne etnarca della Giudea, della Samaria e dell’ Idumea. Antipa fu tetrarca della Galilea e della Perea, Filippo divenne tetrarca della Batanea, della Traconitide, della Gaulonitide, dell’Iturea e di altri territori circostanti oltre il fiume Giordano.
L’esecuzione testamentaria tuttavia doveva essere ratificata a Roma. E l’imperatore Augusto, nell’anno stesso della morte di Erode, convocò Antipa, che reclamava per sé il titolo di re, citato in un precedente atto testamentario. L’imperatore accolse poi in separata sede anche Archelao in difesa dei suoi diritti di re per testamento. Da ultimo l’ imperatore si sentì in dovere di ricevere una delegazione di cinquanta Giudei, stanchi di sopportare gli abusi e i soprusi della casa regnante. Nella parabola delle dieci mine Luca in 19,12 scrive. “Un uomo di nobile stirpe partì per un paese lontano per ricevere un titolo regale, poi fare ritorno”. In Luca 19,14 si trova scritto poi: “I suoi cittadini lo odiavano e gli mandarono dietro un’ambasceria a dire, non vogliamo che costui venga a regnare su di noi”.
L’imperatore infatti respinse le richieste della delegazione, conferendo ad Archelao, anziché il titolo di re, quello di etnarca, promettendo la corona regale, se avesse amministrato con giustizia.