Genealogia

       Genealogia s. f. [gr. γενεαλογία, da γενεά «origine, nascita» – lat. genealogĭa]. Disciplina ausiliaria della storia, che tratta dell’origine e della discendenza di famiglie e di stirpi. In riferimento alla singola persona consiste nell’enunciazione degli ascendenti fino a un capostipite o, viceversa. La genealogia di Gesù è stata trattata nei Vangeli da Matteo [Mt. 1,1-16] e da Luca [Lc. 3,23-38].
Gli ebrei tenevano registrazioni genealogiche pubbliche che i cronisti, come Esdra, utilizzavano nei resoconti per compilare i loro elenchi. L’argomento della discendenza del Messia da Abramo, attraverso Davide, era per gli ebrei del I secolo d. C. di fondamentale importanza.
L’evangelista Matteo sulla scia dei suoi connazionali si è dedicato alla Genealogia di Gesù Messia, atteso dal popolo d’Israele,  erede diretto delle promesse divine, fatte ad Abramo.
Nella compilazione dell’ elenco, che egli chiama “libro, gr. βίβλος”, enumera, partendo da Abramo capostipite, quarantadue nomi di altrettante generazioni, distribuite in tre periodi storici distinti fino a giungere a Giuseppe. Matteo parte dal capostipite Abramo e, di padre in padre, giunge fino a Gesù, escludendo gli antenati del periodo di deportazione del popolo Ebraico in Babilonia.
Pertanto nel suo caso gli anelli della genealogia sono soltanto 42. Questo perché Matteo si è limitato a compilare la genealogia attraverso l’ enunciazione della storia del popolo ebraico, in forma simbolica, essendo impossibile, in riferimento al tempo, dare copertura ad un periodo di qualche migliaio di anni, forse non assistito da riferimenti storici certi.
Luca invece, da buon ellenista, considera la nascita di Gesù come il compimento della storia dell’intera umanità. Egli inoltre parte da Gesù per giungere al capostipite cioè   ad Adamo. Dio, nel conto non vale, perché egli non ha generato, ma ha creato. In entrambe le genealogie Giuseppe non è considerato il padre biologico di Gesù, ma il padre adottivo.     Dall’analisi dei due elenchi si riscontra differenza di rilievo, in Matteo sono  rappresentati ambedue i generi;  Luca  invece si limita a segnalare solo componenti di genere maschile, inteso come capostipite di ogni singolo anello.