Carisma

Carisma s. m. [gr. χάρισμα- lt. charisma] Nel linguaggio religioso si riferisce alla grazia come dono di Dio. Per avere una chiara visuale del “Carisma” è opportuno leggere attentamente il capitolo 12 della prima Lettera ai Corinti.
Cosa sono dunque i carismi? Sono doni, elargiti da Dio, da Gesù e dallo Spirito Santo.
A chi sono destinati? A coloro ch hanno fede, una grande fede.
A beneficio di chi? Delle comunità cristiane, formate da iniziati, specialmente a Corinto, che avevano nel loro animo rimasugli d’idolatria. Non a caso gli inizi del Cristianesimo furono accompagnati da grande manifestazione di carismi, i quali tuttavia man mano diminuirono fino a scomparire del tutto con il passare del tempo.
È necessario in ogni caso proporre una breve analisi di alcuni versetti del capitolo Dodicesimo.
Che cosa intende Paolo con la locuzione offrire il proprio corpo come sacrificio vivente e santo gradito a Dio’ al versetto 1? Per essere graditi a Dio è necessario anzitutto avere fede, poi tutte le virtù saranno acquisite di conseguenza. E non come i pagani, arrabbiati che gridano esecrazione, cioè bestemmiano all’ indirizzo di Gesù [12,3].
Vi sono varietà di carismi, ma lo Spirito è lo stesso [12,4]. È lo Spirito Santo ad operare. Vi sono varietà di ministeri, ma il Signore, [Gesù Cristo], è lo stesso[12,5]. Vi sono diversità di azioni, ma è lo stesso Dio, che agisce per mezzo di tutti[12,6]. Sembrerebbe che l’esercizio di coordinazione di tutte le azioni sia accompagnata da Dio Padre. Non a caso l’espressione letterale di tre versetti parte dalla terza persona della Trinità [Spirito Santo]e attraverso la seconda [Gesù]si conclude con la prima [Dio].
Lo scopo dei carismi tuttavia non è a beneficio di chi li possiede, ma della comunità cristiana. Nel versetto 12,7 si legge infatti: “A ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per il bene di tutti”.
Segue poi l’elenco dei carismi. Quello proposto nel Capitolo 12 della prima lettera ai Corinti tuttavia non è completo. Paolo ne aggiungerà altri in Rm. 12,6-8 e in Efesini 4,11.
È necessaria in ogni caso una distinzione distinta fra dono, in senso generico di δωρεά, δῶρον, dono, regalo, offerta e dono spirituale, cioè χάρισμα, inteso in senso spirituale, offerto da Dio a chi lo merita.