Canoni

AT –  Antico Testamento
NT – Nuovo Testamento

    L’Antico Testamento, [Ἡ παλαιά διαθήκη],  si compone  di quarantasei libri, raccolti nella Bibbia, da Genesi a Malachia. Esso  abbraccia un periodo di millecinquecento anni circa, che termina con la nascita di Gesù, il Messia. In esso sono descritti tutti  gli eventi del popolo d’Israele dalle origini, con riferimento al rapporto del suo popolo con Dio, creatore del cielo e della terra. Sono di grande importanza storica due traduzioni della Bibbia, quella greca dei Settanta, iniziata ad Alessandria sotto il regno di Tolomeo Filadelfo [285 – 246 a.C.], punto di riferimento per gli ellenizzanti, e degli Evangelisti, i quali nella redazione dei vangeli molto spesso faranno riferimento a frammenti dell’ AT.
La gran parte delle citazioni, usate dagli evangelisti, deriva da questo grande libro, denominato Bibbia dei Settanta.  La lingua usata dai Settanta è il greco, E non poteva essere altrimenti, poiché l’ellenismo aveva conquistato, sotto il profilo strettamente culturale, a quei tempi, tutti i paesi che si affacciavano sulle coste del Mediterraneo orientale. L’altra è la Vulgata, redatta in latino da Girolamo, e adottata dalla Chiesa Cattolica.Il canone del  Nuovo Testamento, [ Ἡ καινή διαθήκη]  si compone di ventisette opere, redatte, sotto forma di testi e Lettere, durante il primo secolo d.C. dal 42 a fine secolo.  Sono tre le lingue utilizzate: l’aramaico, dialetto ebraico, in cui sembra sia stato composto un primo vangelo di Matteo, testo mai pervenuto. Tutti gli altri testi sono stati scritti in greco