Battesimo secondo Marco

     Battesimo, s.m.  [gr.  βάπτισμα – lt. baptismum]. Il battesimo per la conversione e la remissione dei peccati è quello citato in Marco  1,4-5. “Comparve nel deserto Giovanni Battista, annunciando il battesimo della conversione per la remissione dei peccati. Accorreva a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati”.
Chi è Giovanni? È  riduttivo dire, citando le parole di Marco, cronista essenziale nella sua secchezza espressiva, che lui Giovanni fosse solo una voce che grida nel deserto [φωνὴ βοῶντος]. La traslitterazione della locuzione suona foné boontos, ricalcando gli effetti dell’inizio improvviso  di un vero e proprio terremoto. È  altrettanto riduttivo dire che fosse uno dei più grandi profeti dell’ultimo ebraismo prima dell’ inizio della vita pubblica  del Messia. Già, Giovanni è l’uomo primitivo che si veste di peli di cammello,  di una cintura di pelle intorno ai fianchi e che si ciba di miele selvatico. È venuto a risvegliare le coscienze degli abitanti di Giudea e di tutta Gerusalemme.              Marco in 1,7-8 scrive poi:” Dopo di me verrà uno più grande, al quale non sono degno di chinarmi per sciogliere i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con l’acqua, egli vi battezzerà in Spirito Santo”.  L a scena si è spostata poi in altra parte del Giordano dove Gesù, venuto da Nazaret di Galilea, si fece battezzare. Mentre Gesù usciva dall’ acqua,  [Giovanni] vide aprirsi i cieli  e lo Spirito, sotto forma di colomba discendere sopra di lui.  Una voce venne dai cieli:”Tu sei il mio  amato figlio, in te mi sono compiaciuto. La Trinità è comparsa davanti a Giovanni per presentare Gesù al mondo.
Perché Gesù è stato battezzato? Questa è un’altra storia.