Anima

Anima, s. f. [gr. ἄνεμος – lt. anĭma, anĭmus]. principio vitale, parte immateriale nel corpo. Fin qui la definizione è condivisibile. Il significato del termine anima tuttavia è solo questo? Si limita al soffio vitale? Un fatto è certo, espresso in forma strettamente empirica: un corpo senza l’anima, privo cioè della forma vitale, del soffio, non vive. È morto.  È semplicemente un’entità fisica inanimata e in decomposizione, quando l’anima lo abbandona, secondo le regole della genetica.

Un’ipotesi sull’origine dell’anima è stata formulata da Platone nel Timeo [41 d-e, 43b], nel Fedone [70 c- 72 a] e nelle Leggi, senza tralasciare poi la sua teoria sull’immortalità dell’anima e sulla sua destinazione finale.  Qui tuttavia non si vuole raccontare l’evoluzione del termine attraverso la filosofia, ma attraverso le prerogative che si uniscono al concetto di νοῦς, mente e di πνεῦμα.
Poiché d’immortalità dell’anima non si parla né nell’AT.  e neanche nel NT. si propongono di seguito i termini che, di volta in volta, accompagnano il suo significato. I numeri in parentesi indicano l’entità delle frequenze dei singoli termini   nei testi del NT. come strumenti vitali nel rapporto fra Dio e l’uomo.
Per comprendere meglio il concetto di “anima”, essenza del corpo, sarà opportuno analizzare la complessione dell’uomo, figura e persona, partendo dal σῶμα[142], corpo, energia vitale, che stati-camente si presnta come βίος, [9] “vita” come manifestazione vegetativa, mezzo di sussistenza. Poi si dovrà passare al termine ζωή [135], dovendo l’uomo, per la sua sopravvivenza, soggiacere alle stesse necessità degli animali. ψυχή [101], invece è vita interiore, fatta di emozioni, di sentimenti. In parte avvicina  il mondo animale all’uomo, poiché ne costituisce il “carattere”. Nella composizione umana è in gioco poi il λόγος [331], il cui significato non è soltanto “parola”. Il termine in sé comprende tutti i possibili significati che accompagnano la razionalità dell’uomo. νοῦς, [24] è mente, pensiero, intelligenza, animo. πνεῦμα, [379], spirito, vita interiore, ispirazione. Questo termine definisce e accompagna sempre nei testi del NT lo Spirito Santo.
Gesù riguardo all’immortalità dell’anima si riferisce più propriamente alla risurrezione dei morti insieme al corpo glorificato del giusto.
Dall’analisi dei termini proposti, la definizione dell’anima, centro del pensiero, del sentimento, della volontà, e della coscienza morale, si propone dunque come unione al corpo, integrativa ad esso; come principio di vita; come sede di sentimenti; come parte intima della personalità;  come principio della coscienza morale e religiosa.
I numeri in parentesi indicano l’entità delle frequenze dei singoli termini   nei testi del NT,  strumenti vitali nel rapporto fra Dio e l’uomo  Gesù riguardo all’immortalità dell’anima si riferisce più propriamente alla risurrezione dei morti insieme al corpo glorificato del giusto.
Sono citazioni in questo senso: Mc. 12,25 – nell’episodio della vedova di sette mariti: 25 Quando infatti risorgeranno dai morti non prenderanno né moglie né marito, ma saranno nei cieli come angeli. Mt. 22,30: Quando infatti risorgeranno dai morti non prenderanno né moglie né marito, ma saranno nei cieli come angeli. Lc. 20, 35,38 Coloro che sono giudicati degni dell’altro mondo e della risurrezione dai morti, non prendono moglie né marito; – e non possono neanche più morire, perché sono simili agli angeli e sono figli di Dio, essendo figli della risurrezione.  Che poi i morti possano risorgere, l’ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando chiama il Signore: Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe.  Egli perciò non è Dio dei morti, ma dei vivi, poiché tutti vivono per lui”. Gv. 5-28-29 – Non vi meravigliate di questo, poiché verrà l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno sia coloro che fecero il bene per una risurrezione di vita, sia coloro che fecero il male per una risurrezione di condanna.

Anima è immortale. Mt.10,28: “E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, poiché non hanno potere di uccidere l’anima; temete invece di più colui che ha il potere di far perire e l’anima e il corpo nella Geenna”.