Accidente

     Accidente s. m. [gr. συµβεβηκος- lat. accĭdens ], caso, avvenimento non previsto; ciò che accade fortuitamente, senza una ragione apparente. In filosofia, ciò che appartiene a un oggetto [ente] in modo casuale, o anche per se stesso, o anche necessariamente, ma senza però far parte della sua essenza. Il contesto in cui si colloca questa nozione è nello studio degli enti.
L’accidente ha acquisito un significato tecnico con Aristotele che lo definisce in Topici I, 5 in questo modo: “Non è né la definizione, né il carattere proprio né il genere, ma appartiene all’oggetto, o anche, è ciò che può appartenere o non appartenere a un solo e medesimo oggetto, qualunque esso sia”.
Nello studiare l’identificazione della sostanza di un ente, per darne una definizione reale, Aristotele crede che alcuni caratteri dell’ente studiato si trovino in una di queste posizioni:
– gli appartengono per caso, non necessariamente, e quindi né sempre né per lo più, ma solo talvolta.
– gli appartengono necessariamente, ma non fanno parte della sua essenza , ciò significa che l’ente non cambia con il variare di questi suoi caratteri.