Mc. 14,10-11. – L’ intermezzo fra l’unzione di Betània e la Pasqua con i discepoli è stato proposto da Marco con una descrizione magistrale del cronista inimitabile quale egli dimostra di essere trasformando ogni singola parola in immagine. Si recò dai sommi sacerdoti per consegnare Gesù.
Marco, nell’uso di quella esile locuzione ha posto in mano del traditore la sorte del Figlio di Dio. La sua penna poi tratteggia, servendosi di pochissime parole l’accordo unilaterale: Essi all’udirlo si rallegrarono e promisero di dargli denaro. Ed egli cercava l’occasione opportuna per consegnarlo. Che dire? Quando la forma è arte allo stato puro, a trarre beneficio è solo la fantasia del lettore, arricchendone lo scenario.