Perché dopo la cremazione la destinazione delle ceneri comporta una scelta difficile? Prima di formulare un’opinione nel rispondere alla domanda, è d’obbligo citare un fatto strettamente personale, per il quale nondimeno si presentano scuse. Un lutto recente nella famiglia di chi scrive ha comportato l’intimo desiderio di domiciliare le ceneri in casa propria. E la decisione non è stata gradita da alcuni alti esponenti della comunità cristiana.
Il grande teologo Gerhard card. Muller nelle istruzioni Ad resurgendum cum Christo lascia scritto: “Qualora per motivazioni legittime venga fatta la scelta della cremazione del cadavere, le ceneri del defunto devono essere conservate di regola in un luogo sacro, cioè nel cimitero o se è il caso in una chiesa o in un’area appositamente predisposta”.
Dalla lettura attenta del testo citato emergono due locuzioni che fanno riflettere. Sono di regola e in un luogo sacro. Di regola non è un fatto semplicemente stilistico, né ornamentale. Il che vuol dire di riflesso che l’eccezione possa essere ammessa.
In un luogo sacro? Cosa c’ è di più sacro di una famiglia perbene e cattolica? Non ci è forse stato insegnato che dove ci sono due o più cristiani c’è Dio?
Un bellissimo detto francese recita: “Honni soit qui mal y pense”. Il sottoscritto non vuole pensare male. È peccato! Un fatto tuttavia è certo: si vuol adattare la teologia in vicende umane in cui assumerebbe un posto scomodo..
Aspio 9 marzo 2024 Franco Tarducci