L’evento miracoloso della conversione di Saulo è ampiamente descritto da Luc in Atti ai capitoli IX, XXII, XXVI. Fra le tre versioni tuttavia si riscontrano alcune discordanze, sia pur d lieve entità. Si legge la descrizione più esauriente nel capitolo nono, dai versetti 3 a 19.
Dopo la premessa, il Saulo, saldamente certo del suo operato nella veste compiuta di ardente Fariseo, si propose agitando ancora minacce e stragi contro i discepoli del Signore. Dopo essersi presentato dal sommo sacerdote, gli chiese autorizzazioni scritte per le sinagoghe di Damasco, al fine di arrestare, uomini e donne, colà viventi, e chiunque avesse incontrato durante il viaggio, per condurli a Gerusalemme in catene.
Mentre stava per avvicinarsi a Damasco tuttavia, una luce dal cielo lo avvolse all’improvviso. Dopo essere caduto a terra, udì una voce che gli disse: “ Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?” Egli chiese: “ Chi sei, Signore?”. Egli rispose: “Io sono quel Gesù che tu perseguiti. Alzati, entra nella città e ti sarà detto cosa devi fare”. Gli uomini, che viaggiavano insieme a lui, si fermarono, ammutoliti per lo stupore. Sentirono la voce ma non videro nessuno. Saulo allora si alzò da terra. Dopo aver aperto gli occhi, non vide niente. Così, portandolo per mano, lo condussero a Damasco. Per tre giorni restò senza vedere; non mangiò, né bevve.
A Damasco aveva ottenuto ospitalità un discepolo di nome Ananìa, uno fra i tanti seguaci del cristianesimo nascente, costretti alla diasporà da Gerusalemme, a causa della repressione, ordita dai sommi sacerdoti del Sinedrio.
L’ipotesi è verosimilmente confermata dalla prosecuzione del racconto.E qui è opportuno citare integralmente il dialogo fra Gesù e Anania. Il Signore gli disse in visione:“ Anania!” . Ed egli rispose: “Eccomi, Signore!”. E il Signore gli rispose: “ Alzati, recati nella strada chiamata Diritta, cerca nella casa di Giuda un tale di nome Saulo, di Tarso. Ora egli sta pregando. e ha visto in visione un uomo, di nome Ananìa, venire ad imporgli le mani, affinché riacquisti la vista”. Ananìa rispose. “ Signore, ho udito da molti a proposito di quest’uomo, per quanto male abbia potuto fare ai tuoi santi di Gerusalemme¸ ed inoltre ha il potere dai sommi sacerdoti di arrestare tutti coloro che invocano il tuo nome”.
Il Signore gli rispose: “Va’ poiché egli è per me uno strumento, che ho scelto per portare il mio nome davanti alle nazioni, ai re ed ai figli d’Israele. Io poi gli mostrerò quanto lui dovrà soffrire a causa del mio nome”.
Ananìa obbedì al Signore e dopo essere entrato in casa dove era stato ospitato Saulo, gli disse: “Saulo, fratello, il Signore Gesù che ti è apparso sulla strada che percorrevi, mi ha mandato, affinché tu possa riacquistare la vista e sia colmato di Spirito Santo“.Saulo fu guarito e battezzato. Riacquistò la vista e fu battezzato in Spirito Santo.
Si trattenne poi alcuni giorni a Damasco con i discepoli.