[Lc. 2,1-3] – Prima di esaminare il breve racconto della nascita di Gesù in Luca, si dovrà fare i conti con il Censimento indetto dall’imperatore Cesare Augusto in tutta la terra. “ Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria”. Si legge nel versetto 2,2, appena citato.
Esso è l’indiziato speciale di gran parte degli storici. Perché? Scombina con i parametri temporali segnalati da Matteo riguardo alla nascita di Gesù, evento legato alla strage degli innocenti a Betlemme. Fra l’ un riferimento, quello di cui si tratta, e l’altro, quello di Matteo, corrono circa dodici anni, per giunta a cavallo fra due secoli. L’uno dopo Cristo e l’altro prima.
Questa breve premessa consente di disputare sul tempo, o sui tempi del Censimento nella Palestina di allora. Riferendosi a quei giorni, non è strettamente necessario legarli al Quirinio, governatore della Siria. Perché? Da qualche tempo questo illustre personaggio, godendo della stima del suo imperatore, frequentava quelle località molto prima di quando fu nominato governatore della Siria.
È possibile dunque che quei giorni, citati da Luca siano molto prossimi a qualche tempo, in termini di anni, prima della morte di Erode il Grande., così come si desume dal racconto di Matteo.
C’è inoltre un’ altra considerazione da indicare per chiarezza, riferendosi sempre alla locuzione “in quei giorni e … censimento, indetto in tutta la terra”. Ebbene? Non sarebbe stato possibile condurlo a termine allora in poco tempo, se non in termini di anni. Tuttavia non si può neanche tralasciare che quello fu il primo censimento.
A qual fine sono citati da Luca Cesare Augusto, imperatore, e Quirinio, governatore? Quella invece di scrivere a chiare lettere che il Gesù, uomo, venne in quei giorni a far parte della storia del genere umano. Dove? A Betlemme, città di Davide.
La conclusione sulla data di quel censimento induce a far pensare che i tempi indicati letteralmente nel testo, non siano da attribuirsi al 6 dopo Cristo. Quanto invece è possibile che Cesare Augusto, politico molto lungimirante, più che stratega, intendesse attivare la conta dei sudditi dell’Impero per evitare errori alla ricerca accurata di contribuenti da ripulire. Inoltre sarebbe un non senso accogliere acriticamente che quel censimento fosse tenuto in Palestina nell’anno 6 dopo Cristo.