[Lc. 1,57- 66] La quarta scena, che Luca ci propone, si riferisce alla nascita del precursore.
Maria forse rimase ospite di Elisabetta fino alla nascita e alla circoncisione di Giovanni. Anche i vicini e i parenti si rallegrarono con Elisabetta perché il Signore aveva elargito la sua misericordia verso di lei. Dopo la nascita, vennero per circoncidere il bambino entro gli otto giorni, secondo il patto di alleanza che Dio aveva fatto con Abramo. La circoncisione[1] era, infatti, il simbolo di appartenenza al popolo eletto, quello ebraico, di ogni figlio maschio. E in quella occasione al bambino sarà anche attribuito un nome.
Lo volevano chiamare Zaccaria come il padre, ma intervenne Elisabetta, la quale disse: “Lo si chiamerà Giovanni”. L’espressione nel testo, preso letteralmente, è sufficientemente perentoria, forse per diverse ragioni, una delle quali quella di essere segnata a dito dalla gente per la sua sterilità. Un vergogna non solo, ma anche una punizione di Dio in quella condizione. Ciò detto Dio stesso usò generosità nei suoi confronti. E lei per riconoscenza, pretese di chiamarlo Giovanni, cioè. Dono di Dio. Zaccaria, nel suo mutismo, abbandonato l’orgoglio, e illuminato dallo Spirito, si fece dare una tavoletta in cui scrisse, fra la meraviglia, stupore? Sorpresa? dei presenti: ”Giovanni è il suo nome!”.
In tutta la regione montuosa della Giudea si discuteva di questi prodigi: Zaccaria, preso dal dubbio, dopo il messaggio di Gabriele, mentre esercitava il rito dell’incenso, fu castigato con la perdita della parola. Elisabetta, sterile e per giunta anziana, fu posta in condizione di generare e dare alla luce un figlio. Dopo aver accettato il nome, scelto da Elisabetta, Zaccaria, riprendendo la parola, felice e riconoscente profetò l’inno del Benedictus. La gente e tutti coloro che erano a conoscenza di quei fatti dicevano che la mano del Signore era con lui[2].
[1] In Levitico 12,3 si legge: “L’ottavo giorno si circonciderà il bambino”. [2] Cr. 1.4,10 … la tua mano fosse con me e mi tenessi lontano dal male. At. 11,21 E la mano del Signore era con loro e così un gran numero credette e si convertì al Signore.