Luca 1,5- 25
È il primo dei sette quadri che l’evangelista propone nella sua nota storica dell’infanzia di Gesù. Il termine quadro è un’espressione figurata del racconto anche perché Luca, per chi non ne fosse a coscienza, oltre ad essere un evangelista, per quanto di lui si sappia, fu anche un pittore. Ne seguiranno altri sei tutti collegati all’AT come modelli già sperimentati in fatti storici, e proposti da Luca, appositamente immersi nella teologia dello Spirito e della Carne.
Lo stile letterario e il contenuto si ricollegano alle descrizioni della bibbia dei LXX e l’annuncio riguarda la nascita di Giovanni, dono di Dio, di colui cioè che verrà a preparare la strada al Messia.
A proposito del servizio al Tempio in Cr, 1.24,19 si legge: “… a turno entravano nel tempio secondo la regola stabilita dal loro antenato Aronne, come gli aveva ordinato il Signore, Dio di Israele”. Questa mansione consisteva nel rinnovare la brace e i profumi sull’altare dell’ incenso che si trovava nel Santo, secondo quanto è descritto in Esodo [30,6-8], in cui si legge: “Porrai l’altare davanti al velo che nasconde l’arca della Testimonianza, di fronte al coperchio che è sopra la Testimonianza, dove io ti darò convegno. Aronne brucerà su di esso l’incenso aromatico: lo brucerà ogni mattina quando riordinerà le lampade. E lo brucerà anche al tramonto, quando Aronne riempirà le lampade: incenso perenne davanti al Signore per le vostre generazioni”. Il prescelto di questa funzione è Zaccarìa, uno dei sacerdoti della classe di Abìa.
“Dio si è ricordato” è il significato etimologico, in ebraico, di Zaccaria. Non a caso, infatti, per l’occasione, mentre esegue il rito, gli appare alla destra dell’altare l’angelo Gabriele, uomo di Dio per definizione. Il quale, rivolto a Zaccaria, propone il seguente messaggio [Lc. 1,13 e ss.]: “Non temere, Zaccaria, poiché la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni di nome. Avrai gioia e felicità; molti per la sua nascita si rallegreranno; poiché egli sarà grande al cospetto del Signore; non berrà vino, né bevanda inebriante e sarà pieno di Spirito Santo sin dal seno di sua madre, Ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. egli camminerà dinanzi a lui con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i non credenti alla saggezza dei giusti per preparare al Signore un popolo ben disposto”.
Zaccaria, come Abramo, ha risposto in questi termini: “ Come potrò accorgermi di tutto ciò? Io sono vecchio e mia moglie è in là con gli anni”. La conferma di Gabriele è stata la seguente: “ Sono Gabriele, sempre al cospetto di Dio, che mi ha mandato a parlare con te per comunicarti queste buone notizie. Ed ecco: sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui questi fatti non avverranno, poiché non hai creduto alle mie parole, le quali si adempiranno al tempo dovuto”.
Zaccaria, uscito dal Tempio, si esprimeva in segni, muto davanti al popolo in attesa. Si comprese che aveva avuto una visione. Egli poi rientò in famiglia. Elisabetta si tenne nascosta per cinque mesi, dopo aver concepito Giovanni. Infine disse: “ Questo ha fatto per me il Signore nei giorni in cui ha volto lo sguardo per togliermi la vergogna fra gli uomini”.