Dopo aver preso le distanze dal possibile evento della parusia, nella lettera s’ipotizza il rivelarsi del malvagio, dell’uomo che si è posto al di fuori della legge, del figlio della distruzione. È, tanto per intenderci, chi si oppone a Cristo Gesù, o che si propone come tale. È il genio del male assoluto, che precede il nuovo ritorno di Cristo Gesù.
La conferma è nel seguente versetto: “Nessuno vi seduca in alcun modo! Prima è necessario che venga l’apostasia e che si manifesti l’uomo della malvagità, il figlio della distruzione”.
È l’Anticristo? In questo passaggio non è citato espressamente il termine Anticristo [ἀντίχριστος], ma la locuzione testuale non lascia dubbi di alcun genere sul significato.
È necessario in proposito analizzare il termine ἀποστασία, apostasia, cioè ripudio totale della fede cristiana da parte di un cristiano battezzato; e le seguenti locuzioni: ἄνθρωπος τῆς ἀνομίας, [lett.], l’uomo dell’illegalità; ὁ υἱὸς τῆς ἀπωλείας, il figlio della perdizione. Sono espressioni non sospette per descrivere in modo sintetico la personificazione del “ male assoluto”. È la personificazione dell’anticristo, utilizzato espressamente in Gv. 1.2-18.
Queste cose ve le ho già dette, ricordate? Come dire: perché meravigliarsi? L’Anticristo, il figlio della perdizione è tale per cui, assumendo le vesti di Cristo, spinge il genere umano alla perdizione, sconfessando la verità, entrata nell’animo e nella ratio del cristiano, predicata dal Cristo Gesù, vero figlio di Dio.