Nell’analizzare il testo greco della genealogia [1] di Gesù in Matteo, sorge spontanea la verifica del termine Βίβλος, La traduzione letterale inequivocabile sarebbe “libro.” Pensare tuttavia alla consistenza di un libro, composto di una mezza paginetta sarebbe al di là di ogni possibile immaginazione. In verità analizzando anche la genealogia di Adamo [Gen. 5,1], compare il termine biblos, libro: “Questo è il libro della genealogia di Adamo.” In Gen. 6,9 a proposito della genealogia di Noè si legge invece: “Questa è la discendenza di Noè.” Nel secondo caso si adopera solo il termine γένεσις, ghenesis, cioè discendenza. Gli ebrei dunque erano molto sensibili alla necessità di compilare tavole genealogiche delle loro famiglie e in particolare riguardo alle autorità più autorevoli. Evidentemente in questo caso, a proposito dell’uso improprio del termine “Libro”, è probabile che la genealogia in questione, come tutte quelle consimili, sia stata estratta da un libro, che conteneva anche l’albero genealogico di Gesù, il Messia, figlio di Dio.
Altro termine è quell’υἱός, figlio di Davide e figlio di Abramo. Fino a prova contraria Gesù è Figlio di Dio, dal che si deduce inequivocabilmente che il termine υἱός, sia discendente, anche se nelle traduzioni più ricorrenti, come in quella di Matteo, continui a persistere la locuzione Genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide, figlio di Abramo. E per Matteo il capostipite della genealogia di Gesù è “ Abramo.”
In tal senso si riscontrano tracce in Gen. 12,3 in cui si legge: “Benedirò coloro che ti benediranno e maledirò coloro che ti malediranno e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra“.
Dio poi, nell’imporre ad Abramo di ripudiare Agar e suo figlio, in Gen.21,12 gli dice: “Non ti dispiaccia questo, per il fanciullo e la tua schiava: ascolta la parola di Sara perché ti dice, ascolta la sua voce, perché attraverso Isacco da te prenderà nome una stirpe”.
In Ebr. 11,12-13 si legge ancora: “ Per questo da un uomo solo[Abramo], e inoltre già segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia innumerevole che si trova lungo la spiaggia del mare. Nella fede morirono tutti costoro, pur non avendo conseguito i beni promessi, ma avendoli solo veduti e salutati da lontano, dichiarando di essere stranieri e pellegrini sopra la terra”.
In Gal. 3,16 si legge: “Le promesse furono fatte ad Abramo e alla sua discendenza. La scrittura non dice: E alle discendenze, come a molti, ma come a uno solo, alla tua discendenza , cioè Cristo”.
Anche Davide, il conquistatore, e vittorioso re del popolo di Dio, è annoverato, a pieno titolo, nella linea di discendenza fra gli antenati di Gesù.
[1] Βίβλος γενέσεως Ἰησοῦ Χριστοῦ υἱοῦ Δαυὶδ υἱοῦ Ἀβραάμ, libro della genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide, figlio di Abramo.