Mc. 15, 6-15- Pilato si rese conto che non ci fosse una ragione verosimile per condannare Gesù, Sapeva infatti che i sommi sacerdoti glielo avevano consegnato per odio, poiché il loro potere era minacciato da quel tale silenzioso davanti a lui.Cercò una soluzione. Servendosi della consuetudine che per la Pasqua si rilasciasse un carcerato, si appellò alla volontà del popolo. Per le mani si trovò un tale di nome Barabba, il quale insieme ad altri aveva commesso un omicidio.
La folla, sobillata dai sommi sacerdoti e dal partito dei sadducei, chiese quello che egli era solito fare, e alla domanda: volete che vi rilasci il re dei Giudei? Fu pronunciata la scelta a favore di Barabba. Pilato insistette dicendo: Che cosa volete che io faccia dunque di colui che voi chiamate il re dei Giudei? Crocifiggilo! Che male ha fatto? Essi gridarono ancora di più: Crocifiggilo!
Essi ottennero quello che il sinedrio voleva. Barabba fu libero. Dopo aver flagellato Gesù[1], lo consegnò alla crocefissione.In verità, responsabile della condanna a morte di Cristo Gesù, figlio di Dio, fu il sinedrio insieme a tutto il popolo Giudaico. Pilato invece è ricordato come colui che ha solo la volontà del popolo.
[1] φραγελλόω, flagellare, frustare, sferzare [ i termine, derivante da φραγέλλιον, sferza, è usato anche da Mt. 27,26]