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La cartina geografica consentirà di seguire gli spostamenti di Gesù nei territori di Palestina durante il cammino della sua esistenza terrena. Egli nacque a Betlemme a seguito del censimento, per decreto di Cesare Augusto, quando Quirinio era governatore della Siria.
E Giuseppe, dalla Galilea si recò in Giudea, a Betlemme, città di Davide, con Maria, sua sposa, incinta, per farsi registrare.
E lì nacque Gesù. “Quando trascorse il tempo della loro purificazione, secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore… [Lc. 2,22]”.
La Legge prescriveva che l’adempimento avvenisse sia per la consacrazione del bambino[1], sia per la purificazione della puerpera. Segue poi un intervallo di circa dodici anni, nei quali Gesù trascorse a Nazareth una vita riservata, crescendo e fortificandosi, pieno di sapienza e di grazia di Dio[2].
I suoi genitori si recavano ogni anno con Lui a Gerusalemme per la festa di Pasqua.
Quando compì dodici anni, sempre durante la festività pasquale, trascorsi i giorni di festa, mentre essi tornarono indietro, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero[3]. Lo trovarono dopo tre giorni nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava.
Gesù, durante la sua attività pubblica, finalizzata alla diffusione della buona novella, lo vide viaggiare in tutto il territorio della Palestina, ed oltre, fino alla sua morte e risurrezione.
[1] Esodo 13,2. [2] Lc. 2, 39-40. [3] Lc. 2, 43 |