Luca ha scritto, secondo l’opinione della maggior parte degli studiosi, sia il Vangelo, sia gli Atti degli Apostoli.
Le due opere hanno un collegamento strutturale tra loro molto più profondo di quello costituito dalla dedica di entrambe Nella seconda metà del XX secolo numerosi autori hanno evidenziato una complessiva struttura classica che impone di leggere le due opere come un singolo lavoro allo scopo di coglierne il significato complessivo Il primo indizio di una struttura comune si può leggere nello schema geografico in cui Luca ha collocato la narrazione. Il Vangelo inizia inserendo la nascita di Gesù nel contesto del decreto con cui Augusto ordina il censimento di tutto l’impero romano, mentre gli Atti si concludono con la predicazione del vangelo a Roma.
La predicazione di Gesù inizia in Galilea (Luca 4,14), cioè fra i “gentili” (Mt 4,12-15), e prosegue prima in Samaria e Giudea (Luca 9,51-19, 27) e quindi a Gerusalemme (Luca 19,28-23,46.
La predicazione della Chiesa segue il cammino inverso iniziando a Gerusalemme (Atti 2-7), proseguendo in Giudea e Samaria (Atti 8-11) e concludendosi nel mondo pagano (Atti 12 e poi 13-28). Questa sequenza di eventi è sottolineata da Luca all’inizio di Atti tramite il comando di Gesù agli Apostoli di essergli testimoni “Avrete forza dallo Spirito Santo su di voi e sarete miei testi-moni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria fino agli estremi confini della terra”.
terra” (Atti, 1,8).